Neuro-Auricoloterapia

Neuro-Auricoloterapia

L’Auricoloterapia ha una storia millenaria (risalgono al 3000 a.C. i primi riferimenti di cabalisti ebraici che raccomandavano massaggi/ ferite-ammaccature dei padiglioni per attenuare certi dolori), ma ha acquisito il ruolo di medicina basata sull’evidenza ed è diventata Scienza e Specializzazione Medica Universitaria dell’Università di Parigi, grazie al Prof. David Alimì: i suoi studi dimostrano scientificamente -con la risonanza magnetica funzionale- che l’orecchio è assimilabile ad una tastiera attraverso cui inviare al computer centrale (il cervello) una richiesta terapeutica.

La pelle che riveste l’orecchio ha un’innervazione privilegiata: sono ben 5 i nervi che la raggiungono e la densità dei suo recettori della sensibilità è la più alta di tutto il corpo; ciò permette al padiglione auricolare di ricevere i messaggi elettromagnetici che arrivano da tutti i nervi dell’organismo e di avere rappresentata tutta la situazione fisiologica e patologica del corpo (come un feto a testa in giù).

La Neuroauricoloterapia consiste nel posizionare speciali piccoli aghi, ben tollerati in tutte le età, per informare e riprogrammare il sistema nervoso, sia centrale e periferico che neurovegetativo, per riequilibrare diverse funzioni, per attivare specifici filtri del dolore e per riportare il corpo al miglior stato di salute possibile.

In pratica, la Neuroauricoloterapia è in grado di intervenire su qualsiasi patologia per guarirla o attenuarla, ma è necessaria una corretta diagnosi medica per riconoscere le cause e i meccanismi neurofisiologici che sottendono ai sintomi e alle manifestazioni della malattia: solo così sarà possibile organizzare una strategia terapeutica (scelta dei punti e della sequenza di stimolazione) che induca il sistema nervoso a invertire i suoi segnali da patologici a fisiologici, permettendo al cervello di realizzare la sua vera azione terapeutica.
I punti della Neuroauricoloterapia sono rappresentati secondo una cartografia riconosciuta a livello internazionale con il supporto di studi di risonanza magnetica funzionale, e sono stimolati in modo estemporaneo o con aghi semi-permanenti (lasciati a dimora per alcuni giorni), oppure con il criopuntore (un apparecchio simile a una penna che, per mezzo dell’emissione di azoto liquido, procura uno stimolazione puntiforme superficiale da freddo nel punto di Auricoloterapia).

La Neuroauricoloterapia risulta efficace in innumerevoli ambiti:

  • nel campo dei dolori osteoarticolari, reumatici, nevralgici, traumatici; sia in forma acuta che cronica (ad esempio le tendiniti, sciatiche, cefalee di ogni tipo, cervicalgie, herpes zooster,…)
  • nelle alterazioni posturali (comprese quelle della crescita);
  • nei disturbi neuro-comportamentali: ansia, attacchi di panico, conflitti intrafamiliari, fobie, nevrosi, stanchezza cronica, burn-out, iperattività dei bambini, i problemi di letto-scrittura, gli stati depressivi, l’insonnia, ecc..;
  • nei disturbi neurovegetativi e nelle problematiche viscerali: gli esempi sono davvero numerosi, dal reflusso gastro-esofageo alle gastroduodeniti, alle coliti e alle stipsi; dai disturbi uroginecologici a quelli cardio-pneumologici; dalle malattie della pelle alle dermatiti…;
  • nelle malattie allergiche e autoimmunitarie;
  • nei disturbi circolatori sia venosi che arteriosi nei vari distretti, nell’ipertensione arteriosa lieve;
  • nei problemi endocrinologici di tutti i tipi: dal diabete all’obesità agli ipo/ipertiroidismi e alla sindrome post-menopausale;
  • nella disassuefazione dal fumo (impiego storico) e da altre sostanze tossiche.

Inoltre è utile nella preparazione e recupero da interventi chirurgici, arreca miglioramenti nelle sequele da patologie vascolari cerebrali, nel morbo di Parkinson e nelle malattie degenerative cerebrali, (associata alla terapia farmacologica, di cui permette una certa riduzione dei dosaggi).